Mentre l’amministrazione di Camagna si è offerta di fare da cavia alle ambizioni di Casale, gli atri paesi del Monferrato procedono sulla strada opposta, valorizzando sinergie e promuovendo unioni. Se vogliamo avere un Comune con servizi più efficienti e costi ancora più ridotti dobbiamo auspicare che l’amministrazione lavori per sviluppare l’Unione Betlemme, un’istituzione sicuramente da ripensare ma che invece il sindaco Scagliotti, forse dando per fatta la fusione con Casale Monferrato, ha ultimamente trascurato.
Considerando poi l’obbligo di fusione tra i paesi con meno di cinquemila abitanti, prima di essere fagocitati da Casale sarebbe meglio considerare una fusione tra “pari”, come sostiene il professore Angelo Miglietta. Meglio un’unione tra Comuni di una zona omogenea, Comuni simili sia per i tipi di problemi, sia per gli obiettivi economici, caratterizzati inoltre dalla volontà di conservare la propria identità e dal rispetto per quella dei propri vicini.